giovedì 21 dicembre 2017

Seconda portata golosa per il Natale

(di Maria Rita Pisano)

Un secondo piatto che non può mancare sulle tavole siciliane per Natale sono le  costate di maiale ripiene: ricche, golose da preparare velocemente.


Ingredienti per 6 persone:

6 Costate di maiale, 200 gr. di tritato di maiale, 100 gr di caciocavallo, 200 gr. di fegato di maiale, 50 gr. di salame, 1 cipolla, un bicchiere di vino rosso, olio q.b, sale e pepe q.b. 


Preparazione:

Al fine di rendere il piatto più morbido e gustoso, iniziamo con il ripieno. Procedete unendo caciocavallo grattuggiato, tritato di maiale e fegato tagliato a pezzetti e versate il vino.

Ora, prendete le fette di maiale, precedentemente tagliate a fette piuttosto spesse da formare una tasca. Riempite adesso le fette con il ripieno precedentemente preparato. 

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Cucite ogni fette per evitare che durante la cottura si possano aprire. In un tegame aggiungete cipolla tritata e aggiungete le fettte. Fate rosolare, le fette, per qualche minuto da entrambe le parti, sfumate con il vino allungato con acqua per evitare che durante la cottura la pietanza si attacchi al fondo del tegame. Aggiungete sale e pepe. La cottura durerà circa un'ora. 

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sabato 16 dicembre 2017

Le dolci tradioni di Natale a Nicosia


(di Maria Rita Pisano)

Nelle cucine delle nostre nonne, soprattutto per le feste natalizie, era tradizione preparare i dolci natalizi da donare ai parenti e agli amici più cari.

Alberi natalizi pieni di luci e colori, presepi con i pastorelli e il paesaggio innevato e la cucina da cui provengono odori invitanti...ecco l'atmosfera festosa del Natale.

A Nicosia, in provincia di Enna, paesino montano, per Natale si prepara il "nocattolo".

É il tipico dolce natalizio dall'impasto morbido con mandorle sbucciate e tritate, zucchero, limone, cannella e albume d’uovo, viene poggiato sulla pasta frolla spolverizzato di zucchero a velo. 

Un'altro dolce tipico di Nicosia è la rama di mandorle,  il cui aspetto è simile alla corteccia del mandorlo.

Mentre,  i pizzillati,  sempre a base di mandorla ma con l’aggiunta di noci, vino cotto di fichi d’India, marmellata di fichi, uva passa, pinoli, aromi naturali.

Ingredienti per i pizzillati :

Per la pasta:

1 Kg. di farina 00,
3 uova intere e 3 tuorli
1 bustine di vanillina
400 gr. di zucchero
½ bicchiere di latte
6 gr. di ammoniaca
400 g di zucchero
5 tuorli d’uovo
1/2 bustina di lievito per dolci
Scorza di un limone grattugiata

Per il ripieno:
500 gr. di mandorle tritate ed abbrustolite
500 gr. di uva passa
50 gr. di cacao o cioccolato a pezzi
1 Kg. di marmellata di fichi

martedì 12 dicembre 2017

La cuccia dolce di casa mia


(di Maria Rita Pisano)

Nel giorno di Santa Lucia , tradizione vuole che nelle tavole dei siciliani si consumi la "cuccia".
Solitamente, la cuccia viene consumata nella versione dolce con crema di latte, o cioccolato oppure con la ricotta rigorosamente di pecora.  


Ingredienti

1,5 Kg Ricotta di pecora

500 g Frumento

450 g Zucchero

300 g Frutta candita

150 g Cioccolato fondente

q.b.Granella di pistacchi

q.b.Cannella in polvere

1 pizzico Sale

Procedimento

Due giorni prima della preparazione della cuccia, occorre mettete in ammollo il frumento.

 Al termine della macerazione scolate il frumento e mettetelo in un tegame ricoprendolo d’acqua e aggiungendo un pizzico di sale (è possibile anche utilizzare il grano già pronto).

La  cottura per circa 8 ore a fiamma bassissima, poi lasciate riposare nell’acqua di cottura il frumento coperto per tutta la notte.

Mettere la ricotta con lo zucchero in una ciotola abbastanza capiente e lavoratela con le fruste di uno sbattitore.
Lasciatela riposare per circa trenta minuti, quindi aggiungete la frutta candita tagliata a piccoli cubetti e le gocce di cioccolato fondente.

Scolate bene il frumento e aggiungetelo alla crema, amalgamando ben bene, poi servite in ciotoline individuali spolverando con la granella di pistacchi e la cannella in polvere.

Lucia,la Santa amata dai siciliani



(di Maria Rita Pisano)

Domani sarà il 13 Dicembre, giorno importante per molti siciliani, si festeggia Santa Lucia "  “ù jurnù chi ù curtu cà c’è in tuttu l’annu”.

Dal giorno 13 Dicembre, infatti,  si apre il periodo del lento incremento della luce diurna e annuncia la fine dell’oscurità invernale, esso è l’equivalente del detto: “La cchiù longa nuttata chi ci sia”.


 Il nome Lucia, rappresenta il femminile di Lucius (Lucio) che significa “promessa di luce”, i credenti, infatti, invocano il nome Lucia come protettrice della vista e della sanità degli occhi.

Santa Lucia, patrona di Siracusa di cui a dato i natali viene venerata in diversi paesi delle  della Sicilia ed in particolare di quella palermitana.

A Palermo, in questo giorno in cui si celebra la Vergine siracusana, si ricorda un vetustu avvenimento, che la Santa implorata dai palermitani esaudì facendo arrivare nel porto un bastimento carico di grano.
Si narra che il popolo palermitano, da diversi mesi di carestia, non molirono il grnon solo per risotti,sformati ma, soprattutto per le golose arancine (o arancino che dir si voglia ) ripiene di carne, spinaci , burro e altre varianti

lunedì 20 novembre 2017

Comfort food: coccole di salute

(di Maria Rita Pisano)


Uno dei piatti del "confort food" di questo periodo sono le zuppe.Calde, con verdura e legumi di stagione ci riscaldano quando le temperature si abbassano.


La ricetta che propongo oggi è una coccola di salute: legumi e curry 


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Ecco una ricetta semplice,veloce e leggera :

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Ingredienti:

300 gr di legumi misti a vostra scelta tra ceci,cannellini,borlotti e piselli secchi

3 cipollotti 

Curry q.b
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Procedimento

Ammollate 300 gr di legumi misti  per circa 8 ore.
Tagliate finemente 3 cipollotti. Cuocete i legumi in acqua salata, unite il soffritto di cipollotti,un pizzico di curry e fate cucinare per 20 min.

Versate i legumi scolati in 4 coccottine e sploverate di pangrattato,aggiungete brodo e infornate a 200 gradi per 5 min. Se preferite potete servire il piatto come una semplice zuppa.

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domenica 5 novembre 2017

La "dolce mela" di Biancaneve

(di Maria Rita Pisano)

La famosa favola di Biancaneve, dei fratelli Grimm, ci ricorda che la "mela" porta con sè un significato culturale antichissimo, in cui la mela è il frutto che si dona alla donna più bella.
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La bellezza è l'oggetto della domanda indimenticabile della strega: "specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?"
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Le mele, dal colore rosso intenso, dalla forma tonda e dal gusto inconfondibile è l'ingrediente principe della ricetta. Le mele da utilizzare però sono quelle delle varietà "cotogne".

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Il melo cotogno è una pianta della famiglia delle rosacee, il cui nome botanico è cydonia oblonga. Si tratta un piccolo albero, di circa 5 metri di altezza.


Ingredienti per la dolce mela di Biancaneve :

1Kg di mele cotogne mature, 700 gr. di zucchero (da preferire quello di canna), 1 bustina di vanillina e il succo di 1 limone.

Procedimento:

Per la preparazione della confettura di mele cotogne, occorre pulire bene le mele, lavarle e asciugarle accuratamente. Tagliate a quadrotti la mela senza togliere la buccia, privandola solo del torsolo.
Immergete le porzioni tagliate in una ciotola con acqua e una fettina di limone, in modo tale da non farle annerire.
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Quando tutte le mele saranno togliate, fatele sgocciolare bene e mettetele in una pentola aggiungendo due bicchieri d'acqua. Fate cuocere a fuoco medio fino ad ottenere un composto morbido.
Trasferite il composto in un passaverdure per settarciarle e riponete la polpa così ottenuta di nuovo in pentola. Ora, aggiungete lo zucchero, la vanillina e fate cucinare a fuoco lento mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Quando il composto sarà liscio, aggiungete il limone e fate cucinare per altri 5 min.
Abbassate il fuoco al minimo e versate la confettura bollente in vasetti sterilizzati e riponeteli in un piano a testa in giù, a fine di permettere una corservazione della confettura più a lungo.


Se volete ottenere simpatiche formine di cotognata, basta far asciugare un pò il composto e versare la confettura nelle formine in silicone precedentemente bagnate.

Lasciate ora riposare le formine per circa mezza giornata. Il risultato sarà :



Immagine correlatamarmellata pronta

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domenica 29 ottobre 2017

Tetù i biscotti al ciccolato

La tradizione per i giorno dei morti è quella di far trovare ai bambini un cesto pieno di dolcetti e biscotti colorati e golosi.

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Tra i biscotti e leccornie, ci sono loro: "tetù" uno bianco e l' altro nero rigorosamente di cioccolato!
 In due colori così che i morti possano scegliere i loro preferiti.


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RICETTA TETU'
 
Ingredienti per la pasta:

500 gr di farina 00, un pizzico di bicarbonato,un uovo, un pizzico di sale,150 gr zucchero semolato;

semi di un baccello di vaniglia,150 gr di strutto,150 gr mandorle pelate e tritate finemente, latte q.b.

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Ingredienti per la glassa:

250 gr zucchero a velo, 2 albumi, 2 cucchiai e mezzo di cacao amaro;


Procedimento:

Setacciate la farina con un pizzico di bicarbonato ed unite all'impasto altri ingredienti. Amalgamate il composto ed aggiungete poco per volta il latte. Alla fine l'impasto dovrà risultare morbido.
Quando avrete finito di impastare, ricavate delle palline e posizionatele su di una teglia coperta da carta forno per evitare che i biscotti vi restino attaccati.

Non resta che infornarli a forno già caldo a 170 gradi. In totale la cottura dovrebbe richiedere una mezz'oretta.

Per la glassa:
Sbattete gli albumi in una tazza ed uniteli allo zucchero setacciandolo, fino ad ottenere una crema densa e senza grumi.
Il passo successivo sarà quello di aggiungere il cacao (sempre che li vogliate decorare con una glassa marrone).
Quando i biscotti saranno pronti, sfornateli e fateli intiepidire. Poi spennellateli con la glassa e rimetteteli in forno a
150 gradi per 5 minuti.
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sabato 30 settembre 2017

Una notte nacque la Sussa

(di Maria Rita Pisano)

La storia narra che la "Sussa di miele" nasce alle porte di Palermo.
 Siamo a Bagheria noto paese per l' omonimo film Báária, dove i maestri pasticcieri si sono inventati un dolce la cui storia si perde nella notte dei tempi.

INGREDIENTI
Ingredienti per l'impasto:
500 gr. farina 00,500 gr. dimandorle tostate con la buccia, 400gr di zucchero
100gr. di miele, 3 uova, 1 cucchiaino di ammoniaca sciolta ne succo di mezzo limone, cannella e chiodo di garofano in polvere q.b.

Ingredienti per il cileppo:
125gr.di zucchero
30gr. d'acqua

Procedimento:

Impastare tutti gli ingredienti. Poi creiamo dei lunghi cordoni di circa tre cm di diametro e lunghi circa 30/35cm. Mettiamo i tre cordoni attaccati in una teglia rivestita da carta da forno e in cottura si uniranno per formare il tipico biscotto bagherese.

Inforniamo a 180 gradi finche' non saranno un po' scuri.
Dopo la cottura vanno spennellati con acqua e zucchero.

domenica 27 agosto 2017

Sagra Ciauru di astrattu: la sagra del pomodoro essiccato

(di Maria Rita Pisano)
Si rinnova ad Aspra, nel palermitano, per il terzo anno, la Sagra Ciauru ri astrattu - Cultura e tradizioni” a cura dell’Associazione Culturale Altura.
Anche quest’anno l’appuntamento è presso il litorale palermitano, giorno 28 Agosto.

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 La manifestazione è promossa dall’Associazione Culturale Altura, che si occupa di riqualificazione e promozione del territorio e vuole celebrare la tradizione della maestria dell’astratto, la conserva siciliana per eccellenza. Il territorio di Aspra sarà lo scenario di un grande laboratorio a cielo aperto in cui 15 donne stenderanno ad essiccare il succo di pomodoro sulle antiche tavole di legno, le “maidde”, secondo gesti lenti e sempre uguali che si susseguono da generazioni. Il sole con i suoi raggi caldi e persistenti farà asciugare il pomodoro e durante la seconda fase della giornata, si procederà con la raccolta del preparato nello “scanaturi”. 
Alla manifestazione parteciperà Bonetta Dell’Oglio, chef palermitano, madrina della manifestazione che si metterà in gioco, nella preparazione di alcuni piatti siciliani a base di “astratto”.
 “Questa manifestazione nasce per far conoscere una tradizione antica eppure sempre attuale nelle nostre borgate - dice Rosellina Mantini, presidente dell’associazione Altura - un sapere tutto al femminile che si tramanda tra le generazioni e che noi vogliamo celebrare e mettere in risalto. Per questo abbiamo scelto come testimonial della manifestazione la chef Bonetta Dell’Oglio che per noi traccia un segno di ideale continuità in queste tradizioni che esistono solo grazie al lavoro delle donne”.

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Nel pomeriggio si farà il punto sul tema cultura e tradizione come volano di sviluppo del territorio. L’argomento sarà il fulcro attorno al quale ruoterà l’incontro-dibattito “Il pomodoro incontra il mare. Cultura, tradizione, salute e sviluppo del territorio”, che sarà curato dall'Istituto per la Dieta Mediterranea. 
Nel corso della giornata, turisti e visitatori interessati potranno prenotare un tour di Aspra che prevede un giro tra le attrazioni culturali e paesaggistiche con visita alla settecentesca villa Sant’Isidoro dei marchesi De Cordova, la visita all’Arco Azzurro a Mongerbino e la visita al museo delle acciughe dei fratelli Balistreri, luogo straordinariamente suggestivo che mette insieme le tradizioni legate alla pesca e alla trasformazione del pesce azzurro con le tecniche dell’industria conserviera. In alternativa si potrà effettuare il tour “Aspra dal mare”, con escursione via mare sulle prue latine, organizzato dalla associazione Comunità marinara Aspra. 
Per tutto il giorno, inoltre, si potranno degustare prodotti biologici e delle aziende ittiche del territorio ed assistere alla preparazione dei piatti della tradizione, il tutto con l’accompagnamento musicale di varie band e spettacoli itineranti che si daranno il cambio sul lungomare di Aspra.
La partecipazione del pubblico alla degustazione serale sarà a pagamento al costo di 15 euro e comprende 4 degustazioni gastronomiche e 4 degustazioni di vino. L'intero incasso verrà devoluto, come ogni anno, in beneficenza. La manifestazione è interamente finanziata dagli sponsor ed è organizzata con il Patrocinio gratuito dell’assessorato regionale all’Agricoltura e del Comune di Bagheria, in collaborazione con la Pro-loco di Aspra e la partecipazione dell’Idimed. 
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Il programma e dettagli
Ore 7.30: Spremitura e stesura del pomodoro sulle maidde.
Ore 10: “I prodotti biologici del contadino”, mercatino di prodotti biologici del territorio con la partecipazione delle aziende ittiche di Aspra.
Ore 11: Accoglienza visitatori e turisti con spremuta di limoni a cura del Tychè e di Bar Lorenzini del Lungomare.
Dalle 16 alle 18: “Il pomodoro incontra il mare”: presso il Museo dell’Acciuga dei fratelli Balistreri (Strada Comunale Cotogni, 86, 90011 Bagheria, Palermo), si terrà l’Incontro-dibattito sul tema "Il pomodoro incontra il mare. Cultura, tradizione, salute e sviluppo del territorio" moderato da Francesca Cerami, direttore dell’Istituto Idimed. Interverranno Nicola Francesca, referente del Corso di laurea “Scienze e Tecnologie Agroalimentari”dell’Università di Palermo, Luigi Rotondo, presidente dell’Associazione Coltivare Bio Naturale, Mario Puccio, vice presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri di Palermo, Laura Elici, referente Condotta Slow Food Palermo, Salvo Tosi, direttore Gruppo di Azione Locale Metropoli est, Gaetano Lombardo, Responsabile marketing Sanlorenzo Mercato, Claudio Ambrosecchio, Presidente UET Palermo.
Ore 17: Raccolta dell’astrattu.
Ore 19.30: Marco D’Aleo - Fuor.ri.Terr.A. e la sua ‘Nciova, performance teatrale in movimento.
Ore 20: Degustazione dei piatti a base di estratto di pomodoro preparati da cuochi dei ristoranti del territorio: Mogavero, Colapisci, Corallo, Sapori di Mare, I Compari, Ricci e Capricci, Antica focacceria, Donna Concetta, Bitta Ristrò, Bistrò 144, Verci, Bar del Lungomare. In abbinamento, i vini delle aziende vinicole siciliane Benanti, Tasca D’Almerita, Planeta, Duca di Salaparuta, Baglio di Pianetto, Rallo, Nicosia, Vini Mortilla, Alessandro di Camporeale, Abbazia Santa Anastasia, Principi di Corleone, Riofavara, Sibilliana, Terre di Gratia, Miceli, Vini Marino e del birrificio Kimiya.

Nel corso della serata si esibiranno i Castellana Folk, i Kimolia Street Band, gli Orchestra Vertical Stage e i ragazzi del Circ’Opificio che eseguiranno un flash mob acrobatico dedicato agli chef, Orchestra Vertical Stage.

venerdì 28 luglio 2017

La Sicilia d'eccellenze premiata a Montecarlo


(di Maria Rita Pisano)

E’ noto che il cibo identifica il territorio, ma esso però è esaltato da chi con maestria ed estrosità riesce a rappresentare le caratteristiche peculiari in una pietanza.

Lo chef favarese, Rosario Matina, rappresenterà la Sicilia tra le stelle mondiali che parteciperanno al Gran Gala della Croce Rossa di Montecarlo.

L’evento di livello mondiale, si rinnova ogni anno lussureggiante Principato si Monaco, ed è un appuntamento che si rinnova dal 1948, fondata dal Principe Louis II. La cena di solidarietà vedrà la partecipazione di vip, cantanti e celebrità.

Rosario Matina rimontato chef favarese, sarà il rappresentante della sicilianità al Gran Gala. Ecclettico chef, originario di Favara, dopo aver partecipato al G7 di Taormina ad arricchire la sua già conclamata carriera sarà il Gran Gala di Montecarlo, dove presenterà l’inedita pietanza Arancina Great Heart Sicily (arancina del gran Cuore della Sicilia).

“E’ un orgoglio per me essere tra i protagonisti del Gran Gala, e in particolare da favarese, riferisce  Matina, portare a Montecarlo la sicilianità con i suoi colori e soprattutto sapori”.

“ Con la mia arancina e arancino siciliano sarà un onore rappresentare la terra dei miei natali, riferisce Matina.”

L’arancino e l’arancina sono i due prodotti che saranno serviti alla manifestazione, durante la quale lo chef Matina riceverà una formale riconoscenza.
 
Gli ingredienti dei due prodotti: l’arancino dalla tipica forma a punta (maschile tipico della provincia catanese) e l’arancina più tondeggiante (femmina per la provincia del palermitano) si uniscono in un matrimonio di sapori tipici della sicilianità.  


Come ci spiega Mantia, gli ingredienti delle arancine sono: le sarde, il fiocchetto, i pinoli, i tipici ingredienti per la pasta con le sarde, con l’aggiunta di una note dolce rappresentato dall’agnello Pasquale di Favara.

“ Ho voluto, riferisce Matina, personalizzare e valorizzare il territorio favarese unendo la tradizione della cucina siciliana e l’innovazione.”
 

Con il mio piatto sono riuscito a valorizzare la Sicilia con un’esplosione di colori e sapori, conclude lo Chef, unici nel loro genere.

sabato 3 giugno 2017

Melenzane che passione

(di Maria Rita Pisano)

Chi ha detto che esiste solo una ricetta per il piatto più gustoso dell'estate? Stiamo parlando di sua maestà la parmigiana. 


Pomodoro, melenzane fritte e mozzarella sono solo gli ingredienti base per un piatto apprezzato da grandi e piccini. La versione, della ricetta a base di melanzane, catanese si arricchisce d’ingredienti molto gustosi. Quali? Curiosi? 

Eccovi la ricetta:

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Ingredienti
4 melanzane grosse, 700 ml passata di pomodoro, 2 uova sode, 250 gr. mozzarella, 150 gr. prosciutto cotto, grana grattugiato, basilico, aglio, 1 spicchio, sottilette q.b., olio extravergine di oliva 2 cucchiai, sale, q.b., olio di semi di arachide, q.b. (per friggere).


Procedimento: Mettete le fette di melanzane in uno scolapasta; cospargetele di sale, mettetevi sopra un piatto. Lasciatele per almeno 30 minuti, poi sciacquatele, asciugatele con della carta assorbente e friggetele in olio di semi di arachide, fino a quando saranno leggermente dorate su tutti e due i lati. Ponete le fette di melanzana fritte su della carta assorbente, per asciugare l’olio in eccesso.
Nel frattempo in un tegame con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, fate dorate lo spicchio d’aglio. Aggiungete la passata di pomodoro e il sale. Lasciate cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Spezzate le foglioline di basilico e aggiungetele al sugo, mescolate e togliete dal fuoco.
Tagliate a fettine la mozzarella e le 2 uova sode. Ungete una pirofila, cospargete il fondo con un po’ di salsa di pomodoro e formate uno strato di melanzane, disponendo le fette una di fianco all’altra, cercando di non lasciare spazi vuoti.
Versate un po’ di salsa sulle melanzane, stendendola uniformemente. Distribuite sulla salsa metà delle fette di mozzarella che avete a disposizione, metà di uova sode, sottilette e metà di fette di prosciutto; cospargete con un po’ di grana grattugiato.
Fate un altro strato di melanzane e poi, di nuovo, la salsa, la mozzarella, le uova sode, il prosciutto e il grana grattugiato.
Completate con uno strato di melanzane e uno di salsa.
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Sbattete leggermente le 2 uova con un pizzico di sale e versatele sopra la parmigiana di melanzane distribuendole uniformemente (aiutatevi con un cucchiaio). Completate con una spolverata di grana grattugiato.
Mettete la parmigiana in forno a 200°- 220° per circa 20 minuti. Vi accorgerete che è pronta quando la superficie presenterà la caratteristica “crosticina” dorata.
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La parmigiana alla catanese si serve tiepida o fredda.

sabato 29 aprile 2017

Psr Sicilia: pubblicata la sottomisura 8.1

(di Maria Rita Pisano)

La sottomisura 8.1 del Psr Sicilia è  “Sostegno alla forestazione e all’imboschimento”.


La dotazione finanziaria del bando, che rappresenta una quota parte delle risorse pubbliche in dotazione alla sottomisura, è pari a euro 30.000.000,00, di cui FEASR euro 18.150.000,00. La sottomisura 8.1 si applica all’intero territorio regionale.
I beneficiari della misura pubblicata, sono le aziende private ed enti pubblici titolari della gestione dei terreni interessati.

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 Il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale con il presente bando, definisce le modalità e le procedure connesse all’attuazione della sottomisura 8.1definisce le modalità e le procedure connesse all’attuazione della sottomisura 8.1.
 La sottomisura è finalizzata all’imboschimento di terreni agricoli e non agricoli allo scopo di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla difesa del territorio e del suolo, alla prevenzione dei rischi naturali, alla depurazione e regimentazione delle acque ed alla tutela e conservazione della biodiversità. 
Le procedure attuative della Sottomisura 8.1, sono contenute nelle “Disposizioni Attuative parte specifica” approvate con il DDG n° 1595 del 05/12/2016.
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 “Trenta milioni di euro per il sostegno agli interventi di forestazione e imboschimento in tutto il territorio regionale. Pubblicato il bando della sottomisura 8.1 del Psr.” Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici.
“ Saranno finanziati interventi di imboschimento in terreni agricoli e non agricoli, allo scopo di conservare la biodiversità, contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, intervenire  nella prevenzione e nella difesa del territorio e del suolo.
I beneficiari saranno aziende private ed enti pubblici titolari della gestione dei terreni interessati dagli interventi – continua Cracolici.
Trenta comuni siciliani saranno supportati dall’assistenza tecnica dell’Esa (Ente Sviluppo Agricolo) per la presentazione dei progetti collegati alle sottomisure 8.1, 8.3 ed 8.4 sulla forestazione.
Nei prossimi giorni pubblicheremo, aggiunge Cracolici, il bando 6.1 sui giovani agricoltori, complessivamente 235 milioni di euro, stanziati in collegamento tra diverse misure (4.1, 6.4A, 8.1) per insediare con questo primo bando circa 1.000 nuove aziende agricole e favorire il ricambio generazionale nel comparto agricolo siciliano".



mercoledì 19 aprile 2017

Novità per l'etichetta del latte e derivati

(di Maria Rita Pisano)
L'etichette degli alimenti sono la carta d'identità del prodotto che troviamo sul mercato. In essa sono contenute informazioni nutrizionali, sulla conservazione del prodotto, scadenza  e varie informazioni utili al consumatore. 

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Da oggi, giorno 19 Aprile, scatta l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte per utilizzo e il confezionamento dei prodotti lattieri caseari.
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Le novità in etichetta riguardano le indicazioni circa Paese di mungitura del latte e il Paese di condizionamento e trasformazione del latte.
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Il ministro delle politiche agricole e forestali, in una nota ufficiale, ha comunicato che l’entrata in vigore delle nuove indicazioni in etichetta su tutte le confezioni di latte vaccino, ovicaprino e di altra origine animale per i derivati del latte, entrerà in vigore giorno 19 aprile 2017. 
Il ministro Maurizio Martina, in una dichiarazione ufficiale riferisce che: "Questo è un traguardo storico per il nostro Paese che ci consente di creare un nuovo rapporto tra produttori e consumatori. Siamo da sempre in prima linea nella costruzione di politiche di massima informazione e trasparenza nei confronti di chi acquista prodotti agroalimentari e questa scelta lo dimostra. Una sperimentazione che ora auspichiamo possa trasformarsi in uno standard europeo. I cittadini, infatti, devono essere informati per poter scegliere consapevolmente cosa mettere a tavola. Questo vuol dire tutelare il Made in Italy, il lavoro dei nostri allevatori e fa crescere una vera e propria cultura del cibo.
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La nostra battaglia in Europa quindi non finisce qui. Andiamo avanti collaborando ancora con la Commissione per rafforzare sempre più gli strumenti a disposizione e affermare così un modello distintivo di qualità ed eccellenza." 


venerdì 14 aprile 2017

L'agnello di Favara patrimonio da valorizzare

(di Maria Rita Pisano) 


L’Agnello Pasquale, rappresenta il prodotto d’eccellenza che ha reso famosa la città di Favara, denominata dal 2003 “Città dell’Agnello Pasquale”.

La Sagra dell'agnello di Favara ha come obiettivo quello di valorizzare il dolce tipico del periodo pasquale, a base di pasta di mandorla e dal cuore di pistacchio. 

La manifestazione è già iniziata il 10 Aprile e terminerà il 16. Il programma della XXI Sagra dell’Agnello Pasquale prevede incontri e degustazione del dolce preparato dai maestri pasticceri.

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Quest’anno, la manifestazione sarà inaugurata con il convegno “La filiera produttiva dell’Agnello Pasquale: dai prodotti agricoli di qualità alle produzioni pasticcere d’eccellenza”, in programma nella sala del Collare del Castello Chiaramonte. In contemporanea saranno aperte “Le Vie dell’agnello pasquale”, con un itinerario del gusto tra le strade della città, che coinvolgerà le pasticcerie che aderiscono alla manifestazione.
All’interno delle sale del Castello Chiaramonte, per tutto il periodo della manifestazione, sarà possibile visitare la “Mostra storica e fotografica dell’agnello pasquale”, a cura di Danilo Sguali, con esposizione di prodotti dolciari, foto, filmati e percorsi sensoriali del gusto.


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Sono previste ulteriori attività, quali “Showcooking dell’agnello pasquale” presso il Museo della mandorla “Showcooking dell’agnello pasquale” presso Farm Cultural Park, il laboratorio didattico “Cosi Dunci” in piazza Cavour ed il concerto di musica da camera del duo Paone e Calabrese presso il Castello Chiaramonte. Tra le attività collaterali da segnalare la mostra “No Name”, a Palazzo Cafisi, la mostra fotografica “Arcani Silenzi” di Divitini e la mostra di pittura sacra di Musumeci.


La manifestazione si concluderà la Domenica di Pasqua, alle 18.30, con la degustazione dei dolci della mostra, che saranno offerti ai visitatori ed ai turisti accorsi per l’occasione.
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(di Maria Rita Pisano)

 Si narra che dolce di Pasqua più famoso nelle tavole siciliane fu: la cassata al forno.
Semplici ingredienti sono alla base di questo dolce che è apprezzato dai palati di qualunque età. 

Secondo la leggenda, la cassata avrebbe origini arabe, e il suo nome deriverebbe dal Quas’at la casseruola dove veniva lavorato il formaggio tuma.

La cassata al forno, sorella maggiore di quella coloratissima e decorata con canditi, simbolo della Sicilia, è un dolce di forma tonda di pasta frolla ripiena di ricotta, gocce di cioccolato e decorato con zucchero a velo e cannella.


Risultati immagini per cassata al forno


Ingredienti per uno stampo da 26 cm o 2 da 20 cm
per la pasta frolla: 500 g di farina 00, 200 g di zucchero,200 g di burro, 2 uova intere e un tuorlo
la buccia grattugiata di un limone, una bustina di vanillina,un pizzico di sale,1 bustina di lievito per dolci.
per il ripieno di ricotta: 600 g circa di ricotta, 300 g di zucchero e gocce di cioccolata.
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Procedimento:
Unite la ricotta con lo zucchero mescolando semplicemente con una forchetta e aggiungete le gocce di cioccolata. Conservatela in frigo in un contenitore ermetico.
Nel frattempo unite farina, zucchero, buccia di limone (e lievito se lo utilizzate) in una ciotola. Aggiungete il burro ammorbidito e un pizzico di sale. Fate la fontana e sgusciatevi le uova. Iniziare a battere le uova con una forchetta e poi continuate ad impastare velocemente con le mani. Fate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo per un’oretta circa.
Imburrate e la teglia e infarinate solo i bordi laterali, mentre al fondo metterete un disco di carta da forno ritagliato a misura (è importante per capovolgere perfettamente la cassata!)
Spianate quanto basta di frolla per rivestire la tortiera. Rivestite la teglia risalendo anche ai bordi. Sistemate uno strato di pan di spagna o la metà dei biscotti sbriciolati sul fondo (assorbiranno eventuale ulteriore umidità della ricotta!).
Versate la ricotta e livellare per bene con l’aiuto di un cucchiaio inumidito. Sistemare l’altra metà del pan di spagna o biscotti sbriciolati. A questo punto, aiutandovi con la punta di un coltello, abbassate i bordi della frolla portandoli al livello del ripieno e spennellate questo bordo con abbondante uovo battuto.

Infornate a 180/200° per circa un’ora, controllando che la cassata assuma un bel colore dorato. Sfornate e dopo 10/15 minuti capovolgete la cassata su un vassoio. Fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.
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